Principale candidato alla presidenza della Fed: Parlare meno, fare il proprio lavoro, controllare rigorosamente l'espansione monetaria

Durante un evento di venerdì, Kevin Warsh, il principale candidato considerato da Wall Street per succedere all'attuale presidente della Federal Reserve Jerome Powell e ex governatore della Fed, ha duramente criticato alcune delle pratiche della Fed. In un evento collaterale alle riunioni annuali del FMI e della Banca Mondiale, Warsh, parlando davanti a un pubblico gremito, ha affermato che la Federal Reserve parla troppo, interviene eccessivamente in questioni sociali attuali e non ha ritenuto responsabili i legislatori per la loro spesa eccessiva. Warsh ha sostenuto che la Fed dovrebbe tornare al suo ruolo tradizionale, mantenendo un basso profilo come ha fatto per la maggior parte degli ultimi cento anni, senza spiegare eccessivamente la sua politica monetaria e le misure di stabilità finanziaria al pubblico. Le opinioni di Warsh sembrano allinearsi a quelle di Trump, che crede che Powell sia troppo esposto nei media. Venerdì, Warsh ha detto: "I leader della Fed farebbero meglio a non condividere frequentemente i loro ultimi pensieri." Ha aggiunto che i funzionari della Fed non dovrebbero pubblicare le loro previsioni economiche perché li "vincolerebbero alle loro parole." Warsh ha addirittura sottolineato che la Fed non dovrebbe fare eccessivo affidamento sui dati economici quando prende decisioni, poiché tale "dipendenza dai dati" ha scarso valore. Ha sottolineato che i dati rilasciati dal governo sono spesso ritardati e soggetti a successivi aggiustamenti. Nel suo discorso, Warsh non ha espresso opinioni specifiche sull'inflazione e le prospettive dei tassi di interesse, ma ha dichiarato che la Fed non dovrebbe rivelare le sue aspettative sul futuro percorso dei tassi di interesse ai mercati. Ha detto: "Le banche centrali dovrebbero riadattarsi a operare in un ambiente senza applausi e senza un pubblico in attesa."